La Digital transformation per le piccole e medie imprese

Una ricerca realizzata da TAG Innovation School, la scuola dell’innovazione di Talent Garden, in collaborazione con Cisco Italia e Intesa Sanpaolo, con il supporto dei ricercatori del Master in Digital Transformation per il Made in Italy, rivela che le piccole e medie imprese italiane credono nel processo della digital tranformation, che reputano fondamentale per la loro crescita.

Su un campione di 550 aziende è emerso che nei prossimi tre anni le PMI inizieranno ad utilizzare i big data (39%), si faranno contaminare dalle startup (39%) e potenzieranno le vendite online (37%).

Inoltre, le PMI italiane pensano che la digital tranformation sia la strada giusta per ridurre i costi aziendali (78%) ed aumentare la produttività (74%) attraverso i servizi in cloud e l’automazione. Tra i maggiori vantaggi indicati dalle imprese intervistate in relazione alla Digital Transformation si annoverano il miglioramento della relazione con i clienti (80%) e dell’organizzazione interna (74%).

Un processo dunque già iniziato quello della digital transformation nelle PMI, che per essere efficace ha bisogno di figure professionali preparate e aziende partner competenti, in grado di offrire progetti e soluzioni innovative, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più veloce e demanding.

Windows 7 in crescita secondo le stime di NetMarketShare

Secondo le stime di NetMarketShare, nel mese di maggio Windows 10 ha avuto una crescita irrisoria (+0,5% rispetto al mese di aprile) con un valore complessivo di 26,78%, mentre Windows 7 è cresciuto dell’1% mantenendo una quota di mercato del 49,46%, nonostante sia un sistema che da gennaio 2020 non verrà più supportato da Microsoft. Windows XP invece ha subito un calo significativo (5,66% nel mese di maggio), mentre Windows 8 mantiene una quota del 1,59%.

Windows rimane comunque nel panorama globale leader assoluto con una quota di mercato del 91,64%, seguono macOS con il 6,36% e Linux 1,99%.

Per quello che riguarda i browser, invece, Chrome rimane leader assoluto con una quota del 59%, segue Internet Explorer con il 18,29% e Firefox 11,8%. Per il mobile, Chrome mantiene la quota di maggioranza sul mercato con il 54,15%, a seguire Safari con il 33,28%.