DSC sperimenta Openstack all’interno del proprio Data Center

The_OpenStack_logo.svgOpenstack è un progetto IaaS Cloud Computing Opensource, rilasciato sotto licenza Apache, che integra codice rilasciato da Nasa, progetto Nebula e Rackspace.
L’architettura di Openstack è suddivisa in diversi moduli, ognuno con le proprie funzionalità. Il modulo principale è Nova e gestisce il ruolo di Cloud Controller. E’ stato progettato per essere scalabile orizzontalmente, hardware independant, garantendo una flessibilità ottimale al crescere dell’infrastruttura. E’ responsabile della gestione automatica delle risorse, organizzate in pool, e funziona sulle più diffuse tecnologie di virtualizzazione (KVM, VMware, XenServer).
Altri importanti moduli che vanno a formare l’infrastruttura Cloud sono Cinder, per il provisioning delle immagini, Swift che eroga il servizio di Object Storage, Keystone per il servizio di autenticazione e Glance responsabile dello storage di volumi LVM. Il networking in Openstack è gestito dal modulo Neutron, responsabile della centralizzazione delle operazioni di creazione, gestione e funzionamento di tutta la rete interna al cloud.
Con Openstack è possibile creare infrastrutture dedicate, separate e protette che erogano risorse computazionali e di storage garantendo un’alta flessibilità e scalabilità secondo le necessità del cliente.
La sicurezza è garantita attraverso meccanismi di autenticazione e l’accesso alle risorse è protetto attraverso il protocollo HTTPS.

DSC, da anni, apprezza la qualità dei prodotti Eset. Il virus Filecoder scoperto da Eset.

untitledDa inizio gennaio un nuovo virus ha colpito i sistemi operativi di molti italiani. Si tratta di una variante di Filecoder: Win32/Filecoder.NFR, che sotto mentite spoglie, finge infatti di essere il file necessario per eseguire il browser di Google Chrome, prende possesso della macchina.

Il virus fa parte della tipologia ransomware, cioè un tipo di malware in grado di prendere in ostaggio il pc e autoconfigurarsi ad ogni avvio del sistema.

In questo modo, i pirati informatici possono decidere cosa colpire nel pc dell’utente, inviare messaggi intimidatori e chiedere poi un riscatto in bitcoin.

A scoprire questo virus un’azienda slovacca, Eset, che sviluppa soluzioni di sicurezza altamente performanti.

Da anni DSC vende l’antivirus di Eset Nod32 per garantire ai suoi clienti qualità, sicurezza ed elevate prestazioni, senza appesantire le prestazioni del computer.