AmicoWin Fatturazione Elettronica B2B: i prossimi passi

AmicoWin é pronto a colloquiare con il SdI (Sistema di Interscambio della Agenzia delle Entrate) dell’indirizzo telematico per la trasmissione e ricezione di tutte le fatture di vendita e acquisto elettroniche.

Di seguito i prossimi passi che gli utenti di AmicoWin possono già effettuare scaricabili dall’allegato circolare 2 clienti fattura B2B

 

AmicoWin Fatturazione Elettronica B2B: coming soon.

Fatturazione elettronica B2B anche per aziende private e non solo per la PA.

Dal prossimo 1 gennaio 2019, salvo proroga,  sarà operativa  la legge n.205 di bilancio del 27/12/2017 che estende l’obbligatorietà della fatturazione elettronica anche agli scambi B2B tra le aziende.

Già da tempo in DSC stiamo lavorando per fare in modo che i nostri clienti possano gestire tale adempimento mediante nuove funzionalità ed un processo di fatturazione che sia rapido ed efficiente.

Abbiamo, nel contempo, intrapreso anche un’approfondita attività di ricerca e selezione del partner che dovrà fungere da valido supporto per DSC, sia per la trasmissione/ricezione delle fatture elettroniche con l’Agenzia delle Entrate, sia per la loro archiviazione e rapida consultazione.

Il nostro obiettivo é mettere i nostri clienti nelle condizioni di gestire l’intero processo di fatturazione elettronica nel modo più efficace possibile, direttamente dal sistema gestionale AmicoWin.

Pertanto, mediante le nuove funzionalità potrà:

a)     Gestire in automatico il CICLO ATTIVO di fatturazione (fatture clienti).

b)     Gestire in automatico il CICLO PASSIVO di fatturazione (caricamento automatico delle fatture da fornitori).

c)     Ottenere l’archiviazione sostitutiva di tutte le loro fatture attive/passive (sul portale del partner selezionato e direttamente fruibile dagli utenti AmicoWin).

Contiamo nel corso delle prossime settimane di aggiornarvi con nuovi dettagli ed organizzare anche momenti di formazione (Webinar).  

Abbiamo a cuore la vostra Privacy

Prendiamo sul serio le nostre responsabilità in quanto vostro partner informatico di fiducia.

Ecco perché abbiamo intrapreso da mesi un percorso attento per identificare quali sono le misure che ci stanno consentendo di essere conformi al GDPR e stiamo lavorando per migliorarle.

Vogliamo condividere con voi un breve riepilogo riassuntivo di ciò che ci siamo impegnati a fare per la sicurezza dei Dati Personali che voi trattate con i nostri software e servizi IT:

  • Abbiamo condotto una approfondita mappatura dei dati che tiene traccia di ogni flusso nei nostri sistemi e servizi, dagli applicativi software fino al nostro Data Center.
  • Abbiamo condotto un’analisi GDPR finalizzata alla valutazione del rischio dalla quale sono derivati miglioramenti ancora più intensi per la vostra sicurezza. I nostri team stanno lavorando per metterli in atto.
  • Abbiamo valutato i principali fornitori, in quanto vogliamo assicurarci dispongano delle stesse protezioni contrattuali che noi consideriamo appropriati per voi, soddisfacenti per i requisiti GDPR.
  • Stiamo migliorando di giorno in giorno le nostre procedure per gestire i diritti fondamentali relativi ai dati, quali le eventuali richieste di accesso e il vostro diritto a richiederne la cancellazione.
  • Abbiamo aggiornato la nostra informativa sulla privacy in modo che sia conforme al GDPR e sia più chiara, concisa e trasparente riguardo a come i nostri applicativi trattano i dati personali.
  • Abbiamo aggiornato le nostre procedure di risposta agli incidents per rendere l’impatto accettabile in caso di guasti e problematiche.
  •  Abbiamo organizzato la formazione al nostro personale di assistenza e supporto riguardo l’importanza della protezione dei dati a livello aziendale, e da estendere a tutto il personale D.S.C.

Continueremo comunque ad aggiornarvi sul progress dei lavori e sulle novità che introdurremo su i nostri software e servizi IT.

Tante grazie per la fiducia,

D.S.C. Digital System Computers Srl

COOKIE Policy_ DSC

informativa privacy GDPR_DSC

Nuovo regolamento sulla privacy – Evento Confartigianato Alto Milanese

7 MARZO 2018
Evento Confartigianato Alto Milanese

Incontro informativo GDPR UE 679/2016, il nuovo regolamento che entrerà a completo regime dal prossimo 25 maggio 2018.

Ne parla DSC, partner del evento organizzato da CONFARTIGIANATO IMPRESE ALTO MILANESE per spiegare quale impatto questo regolamento avrà nelle imprese di qualsiasi natura e grandezza.

L’appuntamento è previsto mercoledì 7 marzo 2018 alle ore 17.45 presso la Sala Rossa di Villa Corvini, Via Santa Maria 25 a Parabiago (MI).

La partecipazione è gratuita; l’incontro è aperto ai soci iscritti alla associazione di categoria CONFARTIGIANATO ed a tutti i cittadini interessati (aziende, professionisti non iscirtti) e si concluderà intorno alle ore 19,30. E’ richiesta la registrazione della propria presenza scaricando il modulo apposito disponibile on-line.

Data l’importanza dell’argomento, l’obiettivo dell’incontro è quello di trasferire ai partecipanti, informazioni chiare e complete sul trattamento dei dati personali per facilitare la comprensione dei contenuti  e le corrette modalità operative ove non incorrere a pesanti sanzioni.

Il team DSC GDPR/compliant illustrerà con informazioni chiare e complete, quale impatto importante non solo sulla tecnologia, ma anche su processi ed organizzazione.

[Webinars)Siete pronti per il GDPR UE 679/2016 ?

Parliamone ai DSC FREE WEBINARS (ogni martedì di marzo alle ore 12:00).

Il prossimo 25 Maggio 2018 scade il termine ultimo per adeguarsi al Nuovo Regolamento UE 679/2016 (G.D.P.R.) sulla protezione dei dati personali di tutti i cittadini europei

Le nuove regole, che intendono armonizzare le legislazioni di tutti i paesi membri UE, diventeranno a breve operative e impatteranno su ogni soggetto che elabora, memorizza o gestisce dei dati personali.

C’è una stretta relazione tra GDPR ed Innovazione digitale, così come ci saranno conseguenze importanti anche per i processi e l’organizzazione aziendale.

Per essere pronti alle nuove regole, DSC ha creato già da tempo un team di esperti del GDPR, composto anche da esperti legali ed economisti, in aggiunta ai nostri esperti di sicurezza informatica.

Una squadra che vogliamo mettere ora a disposizione anche dei nostri clienti.

Per comunicare quanto DSC ha fatto per essere “GDPR compliant” stiamo organizzando dei momenti di condivisione delle nostre esperienze, in una serie di FREE WEBINARS in cui si illustreranno Linee Guida e primi suggerimenti su come affrontare il tema GDPR.

Gli incontri avranno carattere informativo ed affronteranno i seguenti temi:

  • Le nuove regole introdotte dal GDPR
  • Come DSC si sta adeguando e come cambia il rapporto tra Cliente  e DSC dopo il GDPR
  • Il supporto di DSC per essere GDPR compliant

I  DSC FREE WEBINARS avranno durata di circa 1 ora.

Ogni utente potrà scegliere tra le date seguenti quella più a lui consona (*):

Martedì   6 marzo 2018  (ore 12:00) Webinar CHIUSO

Martedì 13 marzo 2018 (ore 12:00) Webinar CHIUSO

Martedì 20 marzo 2018 (ore 12:00) Webinar CHIUSO

Martedì 27 marzo 2018 (ore 12:00) Webinar CHIUSO

(*) = Gli incontri avranno contenuti comuni ed affronteranno anche singole tematiche specifiche.

Pertanto l’incontro del 13 marzo 2018 è consigliato per i clienti che utilizzano il software  gestionale AMICOWin su Data Center DSC, quello del 20 marzo 2018 per coloro utilizzino AMICO Win installato su proprio server aziendale, mentre l’incontro 27 marzo 2018 avrà un particolare riferimento al settore Sanità (strutture private accreditate, studi medici e reti MMG/PLS).

 

 

SISSFacile: il servizio di noleggio operativo dedicato allo studio medico

SISS Facile: il servizio di noleggio operativo dedicato allo studio medico.

il motivo principale per cui valutare un noleggio in alternativa all’acquisto o al pagamento rateizzato va ricercato nella logica del servizio.

SissFacile è pertanto il servizio che DSC ha messo a punto per soddisfare l’esigenza dello studio medico del singolo professionista o dello studio medico associato.

Il noleggio operativo è una formula che consente una serie di vantaggi che la rendono una soluzione sicuramente preferibile, alla quale sempre più medici aderiscono poichè gli garantisce un aggiornamento non solo tecnologico ma sopratutto un livello di assistenza qualificato e tempestivo.

Clicca QUI per tutti i dettagli 

 

 

Cyber security, un problema ancora sottovalutato

Secondo un’indagine condotta da BDO per l’edizione 2017 del Global Risk Landscape, il report annuale della società di revisione contabile e consulenza alle imprese che indaga i fattori di rischio del business internazionale, le principali sfide aziendali saranno: l’innovazione tecnologica, il rischio reputazionale e i cyber reati. Il 72% dei top manager delle aziende di tutto il mondo intervistati da BDO pensa che viviamo in un mondo più rischioso rispetto al passato.

Ciò che stupisce è che, tra i primi tre fattori di rischio citati, non compaia quello legato alla sicurezza, surclassato dalle preoccupazioni sulla non conformità rispetto alle normative (35%), dalla crescente competizione nel mercato (30%) e dalla crisi economica (29%). Se interrogati rispetto all’impreparazione delle aziende rispetto ai cambiamenti in atto nel business globale, solo il 21% dei leader aziendali europei indicano il cyber rischio come fattore che coglierà di sorpresa le loro imprese nei prossimi 10 anni.

Quanto delineato dal Report BDO rende evidente il fatto che lo scenario globale attuale sia inadeguato per affrontare gli attacchi informatici mondiali a cui stiamo assistendo. In più, le stime di Ponemon e IBM, che parlano di 4 milioni di dollari di perdite economiche medie causate ad un’azienda da una violazione dei sistemi nel corso del 2016, con un incremento degli attacchi ransomware del 6.000% l’anno scorso, è chiaro che il problema del cyber crime sia sottovalutato.

Secondo BDO sono otto gli step che ogni azienda dovrebbe intraprendere per potersi definire resiliente agli attacchi informatici.

Il primo è quello di aggiornare costantemente i sistemi informatici di sicurezza con le ultime versioni software disponibili, per non essere vulnerabili. Il secondo passo è installare dei sistemi di monitoraggio che attivino immediatamente l’allarme in caso di violazione. E’ necessario poi conoscere quali dati sono contenuti nei propri sistemi e come vengono difesi. Il quarto passo è proteggere i dati con adeguati sistemi di controllo. Ulteriore step è quello di insegnare a tutti i dipendenti come riconoscere un attacco hacker in corso e come assumere comportamenti sicuri durante il lavoro quotidiano. Il passo successivo è quello di controllare la catena di approvvigionamento e assicurarsi che anche le terze parti siano adeguatamente preparate nei confronti del cyber rischio. Infine, occorre saper discutere del rischio cibernetico ai vertici aziendali, così come si discute di rischi economici o di altra natura.

La prima cosa da fare è accorgersi che l’attacco è in corso. Poi, occorre spegnere le parti del sistema attaccate, per evitare la propagazione del contagio. A livello di reputazione e comunicazione, inoltre, è necessario che ogni azienda prepari in anticipo una dichiarazione standard ufficiale da poter inviare tempestivamente alla stampa.

Con l’entrata in vigore del GDPR europeo (General Data Protection Regulation – regolamento UE 2016/679), adottato il 27 aprile 2016 e che gli stati membri devono ratificare entro il maggio 2018, diventa inoltre obbligatorio avvisare l’autorità competente di aver accertato una fuga di dati entro e non oltre 72 ore dalla scoperta.

Anche la stipula di un prodotto assicurativo specifico può rivelarsi utile, ma solo per quei casi di forte impatto e bassa probabilità di accadimento.

Affidarsi alla professionalità e competenza di un partner qualificato in tema di sicurezza diventa fondamentale per evitare perdite economiche ingenti e calo della reputazione verso il mercato. DSC ha tutti gli strumenti e le competenze per supportare le aziende ad affrontare il sempre più annoso problema della cybersecurity.

Invia una richiesta di contatto per maggiori informazioni sui prodotti e le soluzioni DSC o richiedere una consulenza 

Le reti aziendali sono pronte per la digital transformation?

Le reti aziendali oggi sono pronte per la digitalizzazione?

Il Report Gartner’s 2017 Strategic Roadmap for Networking spiega perché è importante prendere decisioni strategiche in ambito IT e quali sono i processi di trasformazione digitale in atto.

Le aziende stanno adottando nuovi modelli di business che impongono cambiamenti di rete fondamentali, la necessità è quella di allineare le capacità di rete con le esigenze emergenti legate al business digitale.

La sempre più frequente richiesta di servizi on-demand, modelli di business più flessibili e l’internet of things non sono molto allineati alle offerte tradizionali di rete.

Il numero di dispositivi digitali connessi a una rete aziendale sta aumentando, la mobilità all’interno e all’esterno delle mura aziendali è ormai scontata, i confini di rete sono sempre più sfuocati.

Gli aggiustamenti incrementali non sono sufficienti per soddisfare le nuove richieste, per cui occorrerà un significativo cambiamento culturale per attuare le modifiche necessarie.

I leader I&O che progettano, forniscono e gestiscono le infrastrutture di rete dovrebbero:

  • creare una cultura che premia l’innovazione a sostegno delle esigenze aziendali in rapida evoluzione
  • rendere la rete più semplice, più agile e più automatizzata
  • capire il carico di lavoro, gli spostamenti degli utenti e i dispositivi presenti nelle organizzazioni, piuttosto che studiare nuove tecnologie di rete con i fornitori
  • sviluppare un catalogo di servizi di rete che soddisfino e anticipino le richieste per i settori di business digitali, IoT e cloud
  • investire in persone – serviranno meno persone a causa dell’automazione, ma ci sarà bisogno di persone con diversi set di abilità professionali e tecniche.

Entro il 2020, le opzioni open-source e self-build rappresenteranno almeno il 20% del mercato della rete dei data center.

Entro il 2020, solo il 30% dei team di rete useranno l’interfaccia di riga di comando (CLI) come loro interfaccia primaria.

Entro il 2020, il 10% delle imprese utilizzerà strumenti di progettazione e di funzionamento di rete pilotati, riducendo le interruzioni di rete del 65%.

Entro la fine del 2018, ​​il 10% delle organizzazioni chiuderà i propri centri dati locali.

Entro il 2020, oltre il 60% delle imprese avrà distribuito accesso diretto a Internet nelle loro sedi.

Gartner prevede che nel 2020 ci saranno 63 milioni di nuovi dispositivi collegati alle reti aziendali al secondo. Purtroppo, la sfida non è solo nei numeri: quei dispositivi non si collegano allo stesso modo o attraverso la stessa architettura.
Inoltre, l’agilità e l’elasticità associati al cloud computing sono elementi essenziali dell’attività digitale, ma le reti aziendali di oggi non sono costruite con il cloud computing.

Per soddisfare le emergenti richieste di business digitali, la rete dovrà diventare più semplice in tutte le fasi di progettazione, approvvigionamento, implementazione e operazioni di rete. Una nuova cultura è essenziale per guidare l’innovazione.

Per molti anni l’approccio è stato altamente conservatore e il cambiamento sta avvenendo in modo molto lento. Questa cultura tradizionale ha paralizzato molte organizzazioni e spesso le modifiche vengono fatte incrementalmente, con conseguenti architetture fragili in cui quasi ogni cambiamento ha effetti di grande portata.

I leader di rete devono cambiare questa cultura conservatrice. Sono necessarie nuove competenze e l’organizzazione deve creare un framework di networking che soddisfi i requisiti in rapida evoluzione del business digitale. Le architetture di rete devono essere più flessibili: sostituire un grande software di rete monolitico con soluzioni di codice più modulari e mirate può essere una valida strada da percorrere. Sul fronte del personale, i team di architettura e design devono essere premiati per l’innovazione e dovrebbero concentrarsi sulle soluzioni che creano un’architettura di rete che rispecchia la disponibilità dei servizi cloud pubblici.

Per il Report integrale CLICCA QUI

Il cambiamento culturale nel mondo dell’IT e il processo di digitalizzazione è ormai in atto e affidarsi alla competenza e professionalità di partner tecnologici come la DSC è fondamentale per essere competitivi sul mercato e rimanere al passo con un sistema in continua evoluzione.

Che cos’è la Unified Communications & Collaboration?

La Unified Communications & Collaboration (UCC)

rappresenta l’insieme di tutte le possibili forme di tecnologie legate alla comunicazione che possono essere implementate in una rete aziendale. Le funzioni più importanti legate al sistema UCC sono quelle della telefonia tradizionale oppure IP, i sistemi di messaggistica (chat, messaggi vocali, sms, email), conferenza audio e video, piattaforme di file sharing e tutto ciò che riguarda l’estensione al mobile.

La UCC è infatti il primo passo per un’azienda verso l’innovazione e la trasformazione digitale, ormai imprescindibile per essere competitivi sul mercato. L’UCC è infatti un’architettura complessa che attraverso un’unica interfaccia, permette di gestire tutto il flusso di informazioni dentro e fuori l’azienda.

I benefici derivanti dai sistemi di UCC risiedono nella possibilità di connettere fra loro più persone in tempo reale, indipendentemente dallo strumento che usano per comunicare e dalla rete a cui sono in quel momento collegate. Si possono collegare postazioni da ufficio, sale di videoconferenza, telefoni IP, tablet e smartphone.

Le possibilità di comunicazione e passaggio di informazioni sono molte, come ad esempio veicolare un messaggio vocale come file audio allegato a una e-mail oppure attivare una chiamata su rete telefonica da un client web.

L’abitudine ad accedere e consultare le informazioni sia da dispositivi fissi sia mobili sta portando ormai un grande cambiamento nel modo di lavorare delle persone e le soluzioni di UCC stanno senza dubbio accelerando il processo di trasformazione. I benefici sono senza dubbio misurabili sia a livello di risparmio di costi nella comunicazione e spese di trasferta del personale sia nel miglioramento della qualità del lavoro.

I servizi di UCC offerti da DSC sono in cloud e l’azienda che decide di attivare questi servizi non deve investire in infrastrutture, ma solo in eventuali dispositivi client e affidarsi all’esperienza e competenza di DSC e dei suoi partner.

Il software Amico Win di DSC è già progettato per le Unified Communications.

La sua integrazione con i prodotti Nethesis consente funzionalità avanzate come automatismi nel re-indirizzamento delle chiamate in entrata e click-to-call direttamente dal sistema ERP.

Per maggiori informazioni: http://www.dscsrl.it/prodotti-open-source/

DeOS Destruction of Service: un nuovo pericolo per la cybersecurity delle imprese

Cisco, nel nuovo rapporto dedicato alla cybersecurity rilasciato qualche giorno fa, Midyear Cybersecurity Report, che esamina dati raccolti da esperti del Cisco Collective Security Intelligence, evidenzia come “i cattivi” stiano sferrando attacchi sempre più sofisticati, con l’obiettivo non solo di colpire, ma di distruggere per impedire a chi si difende di ripristinare i propri sistemi e dati. Cisco ha anche coniato un nome per questi attacchi informatici: DeOS Destruction of Service.

Il report spiega come i cybercriminali stiano abbandonando i nuovi strumenti per tornare a quelli più vecchi, allontanandosi dagli exploit kit e riutilizzando attacchi di tipo social engineering, come i “Business email compromise” (BEC).

Si sta anche ampliando la superficie d’attacco e la portata di queste minacce informatiche. I recenti attacchi, come ad esempio WannaCry, dimostrano come queste minacce hanno la capacità di diffondersi rapidamente e l’effetto distruttivo è molto elevato, non sono i soliti ransomware.

Dal report emerge inoltre che l’Internet of Things, con le sue numerose debolezze pronte per essere sfruttate, avrà un ruolo determinante nel far sì che l’impatto sarà maggiore. L’IoT è quindi il nuovo confine in cui “buoni e cattivi” si scontreranno.

I ricercatori Cisco hanno osservato come si è evoluto il malware durante la prima metà del 2017 e hanno individuato nuove modalità con cui “i cattivi” stanno personalizzando le loro tecniche di distruzione. L’approccio è sempre più quello di far sì che le vittime attivino una minaccia cliccando un collegamento o aprendo un file dannoso. Inoltre, stanno sviluppando un tipo di malware ‘fileless’ che risiede nella memoria ed è più difficile da rilevare perché si cancella al riavvio del dispositivo. Infine, “i cattivi” si basano su infrastrutture anonime e decentrate, come il servizio di proxy Tor, per oscurare le attività di comando e controllo.

Quali sono le minacce

  • Il volume dello spam è aumentato moltissimo, poiché viene utilizzata l’email per distribuire malware e ricavare profitti. I ricercatori di Cisco prevedono che lo spam con allegati dannosi continuerà ad aumentare mentre l’andamento degli exploit kit rimane costante.
  • Spyware e adware sono forme di malware che continuano ad essere pericolosi per le imprese. Cisco ha monitorato 300 aziende per un periodo di quattro mesi e ha scoperto che 3 famiglie di spyware più di altre hanno infettato il 20% del campione.
  • I progressi del ransomware, come la disponibilità di Ransomware-as-a-Service, semplificano gli attacchi dei criminali informatici. Ransomware ha fatto guadagnare oltre 1 miliardo di dollari nel 2016; potrebbe però essere una stima al ribasso, essendo ancora molte le aziende che anche a fronte di perdite più elevate non ne danno notizia.
  • La “truffa del Ceo”, o Business email compromise (BEC), un attacco di social engineering in cui viene inviata un’email con l’intento di ingannare le aziende per far trasferire denaro agli aggressori, sta diventando molto redditizia. Secondo l’Internet Crime Complaint Center tra ottobre 2013 e dicembre 2016 sono stati rubati 5,3 miliardi di dollari con questo metodo.

Per questo è fondamentale che le imprese si concentrino sempre di più sui temi della sicurezza informatica e si affidino a partner qualificati per proteggersi da cybercriminali sempre più evoluti.